Dalla mucca pazza alle quote latte, alle carni bovine marce importate dalla Polonia…..

03/02/19 - 4 minuti di lettura

 

 

Nemmeno centinaia di telecamere, di Carabinieri dei NAS, di militari della Guardia di Finanza, e neanche tutte le tecnologie anti criminalità esistenti possono salvare le nostre tavole, la nostra salute e anche le nostre borse dal peggior nemico, la corruzione e quella specifica “alimentare”. Mucca pazza, carni bovine e carni suine marce sono le stesse identiche facce di un criminale disegno politico-affaristico. Che dilaga in Europa, crea contraffazione, malattie, e danni enormi al made in Italy. E alle persone e ai contribuenti onesti.

Cominciamo dalla mucca pazza, scatenatasi alla fine degli anni 80, dalla pessima alimentazione dei bovini inglesi diffusasi in tutta Europa, un’epidemia che fece moltissime vittime e danni enormi alle nostre pregiate e sanissime carni. Da allora in Europa –solo in Europa- si vietò di alimentare i bovini con farine di origine animale (l’origine dell’epidemia) consentendo qualsiasi altro tipo di farina, da suini, da pollame, da pesci. In Europa però continuano ad arrivare enormi quantità di carne da paesi –e anche dell’Est Europa- della quale nulla si sa quanto all’alimentazione. E la cosiddetta malattia della “mucca pazza” non è affatto scomparsa, poiché ricominciano a verificarsi malattie e morti di persone colpite dalla proteina killer, il brione (fonti Adincosum, BlanstingNews).

Il condono-truffa delle quote latte -Un’autentica truffa ai danni degli allevatori onesti e dei consumatori italiani. Per aver superato le quote latte poste come limite dall’Unione Europea, necessarie per evitare crolli dei prezzi, erano stati decisi prelievi supplementari, impropriamente definiti “multe”. Il superamento di queste quote preteso violentemente da allevatori furbastri del Nord Est, ha danneggiato in maniera molto grave tutti noi, che abbiamo dovuto pagare al posto loro- miliardi e miliardi di euro. Ora il condono di Salvini chiamato “pace fiscale” trasferisce ulteriormente importi di multe megagalattiche ai contribuenti italiani. E gli allevatori che continuano a non voler pagare le multe causate dal loro indegno comportamento con il vergognoso condono deciso in dicembre al governo, saranno causa di altre multe miliardarie. Nel frattempo la crisi lattiera scatenata dal crollo dei prezzi si poteva contenere se tutti avessero rispettato le quote-latte. E la produzione europea del latte è esplosa –sottolinea Coldiretti-in alcuni stati come Irlanda o Olanda che hanno fatto registrare incrementi a due cifre,scaricando in Europa le loro eccdenze.

Le carni bovine marce dalla Polonia in tutta Europa-Come ha per primo in Italia annunciato Firstonline.org, da alcune settimane c’è un grande allarme in Europa poiché dopo gli scandali delle carni suine e del pollame, malate e zeppe di antibiotici e altre sostanze chimiche tossiche, tutte dai Paesi di Visegrad (Est Europa), dalla Polonia ne arriva un altro. La Polonia, che esporta enormi quantità di carne bovina verso l’Europa diventando tra l’altro il primo fornitore dell’Italia, è al centro di uno scandaloso traffico, rivelato dalla stampa e dalla tv, di animali morti per gravi malattie, pieni di tumori, eczemi, edemi, e macellati in mattatoi clandestini di cui i paesi dell’Est Europa sono pieni. Le loro carni, anziché come deve accadere, venire distrutte perché molto pericolose per la salute, sono confezionate e truccate chimicamente per diventare belle in salute, refrigerate e quindi inviata con Tir che sono gestiti da logistiche italiane della drangheta, verso i supermercati europei che li mettono in vendita a prezzi stracciati. Queste carni infatti provengono da allevamenti di una crudeltà inaudita, dove non esistono controlli sulla robaccia che viene iniettata e data da mangiare, dove le povere bestie ammalate soffrono le pene dell’inferno…Il costo di questi allevamenti è ovviamente molto ridotto. Così gli allevatori europei che si comportano correttamente chiudono uno dopo l’altro di fronte ad una speculazione criminale, sostenuta dai fondi europei per l’agricoltura come aiuti per gli allevatori.La Polonia, che è il nostro primo fornitore di carne bovina con un 23 per cento circa del totale importato, esporta per oltre 1,5 miliardi di dollari. La Polonia, va sottolineato, è stata duramente ripresa dal parlamento europeo e dagli stati europei per le leggi liberticide che la governano.

 

 

Condividi su
Newsletter