Effetto-Trump, Electrolux aumenta le fabbriche

04/02/18 - 1 minuto di lettura

 

 

Poche settimane dopo il violento attacco di Trump ai competitor coreani con l’applicazione di pesanti dazi sui prezzi delle lavatrici, i produttori americani di Majap non solo non delocalizzano ma, rassicurati dal ptrotezionismo trumpiano, investono aumentando la capacità produttiva delle fabbriche. Electrolux Usa ha infatti comunicato che investirà oltre mezzo miliardo di dollari per rinnovare e ampliare le attuali fabbriche e per una nuova linea di cucina del suo brand di punta Frigidaire. Più di 250 milioni sono stati stanziati per la fabbrica di Springfield che aumenterà di 400mila mq per aggiornare le linee produttive e per produrre una nuovissima collezione di cucine free standing. Non solo, perchè secondo Twice, altri 250 milioni sono in via di stanziamento per la fabbrica di Anderson, dove vengono prodotti frigoriferi e freezer e che avranno un considerevole ampliamento di modelli sempre sotto il brand Frigidaire. Ristrutturazione, aggiornamento e implementazione partiranno quest’anno per terminare nel 2019. Una parte delle linee produttive verranno spostate nello stabilimento di St.Cloud e l’azienda ha destinato 75 milioni di dollari per una rustrutturazione che porterà alla cessazione delle lavorazioni entro il 2019. “Siamo impegnati a sostenere i dipendenti che verranno coinvolti in questa ristrutturazione -ha dichiarato un portavoce Electrolux-che porterà un consolidamento delle attività. Questi nostri interventi sono destinati a fare di Frigidaire la nostra base produttiva negli Stati Uniti. Parte degli investimenti andranno a finanziare l’aumento in conto capitale delle risorse e a sostenere nei prossimi 3-4 anni un grande sviluppo delle innovazioni e delle automazioni di produzione”.

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