I CASCHI BLU ITALIANI DELLA CULTURA, N.1 AL MONDO

24/01/21 - 4 minuti di lettura

Diamo spazio con grande piacere ad un comunicato inviatoci dal Ministero per i beni e le attività culturali, MiBACT, sul prezioso impegno per la salvaguardia dei beni culturali dei Carabinieri del Comando Carabinieri Tutela Patrimoniale Culturale non solo in Italia ma in tutto il mondo, un contributo decisivo, voluto dall’UNESCO, per uno scopo così nobile che tanti paesi hanno apprezzato. L’Italia è stato il primo e, allo stato, l’unico Paese al mondo a istituire e mettere a disposizione dell’UNESCO i “Caschi blu della Cultura”. PER CHI VOLESSE INFORMARSI SU QUESTA ISTITUZIONE, AUTENTICA ECCELLENZA ITALIANA DELL’INTELLIGENCE AL SERVIZIO DELLA CULTURA, ESISTE UN UNICO TESTO NELLA SAGGISTICA INTERNAZIONALE, DEDICATO PROPRIO ALLA LUNGA STORIA DI QUESTO STRAORDINARIO GRUPPO DI CARABINIERI. IL LIBRO (“UOMINI E TECNOLOGIE PER LA PROTEZIONE DEI BENI CULTURALI”  è STATO SCRITTO, DOPO LUNGHE RICERCHE DA PARTE DELLA VOSTRA CRONISTA, IN COLLABORAZIONE CON IL COMANDO CARABINIERI TUTELA PATRIMONIO CULTURALE ED E’ SCARICABILE, QUI A LATO.

Numerosi appelli per la salvaguardia del patrimonio culturale in aree di crisi internazionale hanno spinto il Governo italiano a farsi promotore dell’istituzione dei “Caschi blu della Cultura”, nell’ambito dell’iniziativa “Unite4Heritage” voluta dal Direttore Generale dell’UNESCO, Irina Bokova.

Si tratta di una Task Force, costituita da esperti del Ministero per i beni e le attività culturali (MiBACT) e da militari altamente qualificati del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC), concepita per intervenire in aree colpite da emergenze, quali calamità o crisi prodotte dall’uomo, in una cornice di sicurezza, al fine di:

– salvaguardare i siti archeologici, i luoghi della cultura ed i beni culturali;
– contrastare il traffico internazionale di beni culturali illecitamente sottratti;
– supportare l’Autorità dei Paesi esteri richiedenti, nella predisposizione di misure atte a limitare i rischi che situazioni di crisi o emergenziali potrebbero arrecare al patrimonio culturale di quella Nazione.

Con la storica firma del Memorandum of Understanding, avvenuta a Roma il 16 febbraio 2016, l’Italia è stato il primo e, allo stato, l’unico Paese al mondo a istituire e mettere a disposizione dell’UNESCO i “Caschi blu della Cultura”.

Nelle more della definizione di un Accordo attuativo che ne consenta l’impiego all’estero sotto egida UNESCO, personale della Task Force italiana “Unite4Heritage” ha operato nelle aree dell’Italia centrale e di Ischia colpite dai recenti eventi sismici, contribuendo efficacemente al recupero e messa in sicurezza di oltre 29.500 beni culturali a rischio di distruzione, dispersione e furto.

Iraq e Messico sono i Paesi in cui più intenso è stato l’impiego dei “Caschi blu della Cultura”. In Iraq, dove dall’inizio del 2018 vi è una presenza costante di due Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, dispiegati nell’ambito della missione “Inherent Resolve/Prima Parthica”, sono stati svolti, a partire dal 2016, 38 corsi in “Cultural Heritage Protection”, a favore di personale del Ministero degli Interni e del Ministero della Cultura e delle Antichità iracheni, formando oltre 1.000 unità.

In Messico, invece, Carabinieri ed esperti “Unite4Heritage” hanno aiutato le Autorità locali e la “Unidad de Tutela del Patrimonio Cultural”, istituita il 28 marzo 2018 nell’ambito della Divisione di Gendarmeria della Policía Federal, su modello del TPC, nella predisposizione delle misure di emergenza in occasione di disastri naturali.

Il 2019 ha visto l’impiego di una Task Force di Carabinieri del TPC a Venezia, a seguito di un importante episodio di alta marea. L’unità, giunta in supporto del locale Nucleo TPC il 14 novembre, ha contribuito alla messa in sicurezza di 11 metri lineari di scaffalatura contenente volumi antichi, presenti nelle Biblioteche dei Palazzi Giustinian e Querini.

Nel 2020 sono state condotte due missioni ricognitive all’estero: in gennaio in Albania, a seguito degli eventi sismici avvenuti nei mesi immediatamente precedenti, in ottobre nel Libano, dove un incendio nel porto di Beirut ha danneggiato edifici storici del centro e 40 delle 130 opere d’arte del Museo di arte moderna e contemporanea Sursock.

Nel mese di dicembre successivo, i militari specializzati “U4H” del Nucleo TPC di Cagliari, a seguito dei violenti nubifragi che hanno colpito il comune di Bitti (NU), hanno messo in salvo i registri più antichi dello stato civile.

La Task Force italiana “Unite4Heritage” è un importantissimo passo in avanti di un lungo cammino intrapreso dall’Italia in questa missione sovranazionale di tutela della civiltà. È all’Italia infatti che la Comunità internazionale guarda come modello nella tutela del patrimonio culturale e la creazione della Task Force, tra le molteplici azioni condotte, in corso e pianificate, è una delle migliori risposte che il nostro Paese potesse dare ai responsabili dei crimini contro l’umanità che i militanti del Daesh e di simili organizzazioni criminali/terroristiche stanno tuttora perpetrando nelle aree di crisi.

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