Vince l’Europa contro l’e-commerce pericoloso

27/06/18 - 2 minuti di lettura

 

 

Senza Europa saremmo, come accade in tutto il mondo, vittime di incidenti e truffe causati dai prodotti pericolosi, tossici, venduti sui siti giganteschi dell’ecommerce, liberamente, senza nessun controllo. E senza nessuna difesa.  I boss miliardari delle piattaforme  americane Amazon e eBay, della cinese Alibaba e della giapponese Rakuten hanno dovuto accettare le decisioni della Commissione Europea che ha richiesto  un impegno affinché i prodotti segnalati come pericolosi tra quelli in vendita on line vengano prontamente ritirati. Senza le incertezze e i tempi lunghi attuali. I giganti dell’ecommerce dovranno infatti ritirare dalla piattaforma i prodotti che le autorità nazionali indicheranno, secondo precisi timing: a due giorni dalle notifiche dovranno dare risposte adeguate e a cinque giorni dovranno provvedere al ritiro. Inoltre ciascuno si impegnerà a segnalare sui siti in modo chiaro i prodotti a rischio. Va aggiunto che già i giganti dell’ecommerce prendono ogni tanto provvedimenti di blocco di prodotti a rischio ma quello che l’Europa intende  ottenere è una maggior rapidità e una reale collaborazione affinché i consumatori abbiano informazioni puntuali, veloci, chiare e sappiano tempestivamente quali prodotti messi in vendita possono causare danni, pregiudizi e conseguenze gravi. E che, sempre tempestivamente, siano rassicurati sul fatto che i big del’ecommerce  chiuderanno virtualmente le boutique che trattano le merci messe al bando. Tempestivamente. Appunto. I quattro cavalieri dell’Apocalisse on line si sono pure impegnati a prevenire un eventuale rientro sulle piattaforme dei prodotti messi al bando. Morale? Al di fuori dell’Europa i consumatori non hanno tutela. Chissà se i tamagochi urlanti e governanti di Roma lo sanno….

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