La raggi tira via il poster ma non le buche

13/04/18 - 1 minuto di lettura

 

 

 

La tizia, la raggi, che fa il sindaco (male) di Roma da due anni, ci ha messo pochi secondi  a far togliere dai suoi vigili l’esilirante murale che l’artista della street art Sirante aveva creato e appeso al muro di un edificio a due passi dal Quirinale. Il quadro riproduceva un celebre dipinto del Caravaggio –pittore della malavita e dei bassifondi-intitolato “I bari”. L’opera riproduceva la truffa di due gaglioffi petulanti che cercavano di “fregare” un anziano giocatore. La raggi ha ovviamente fatto togliere subito il tutto –stupendo, bellissimo-perché i volti dei tre personaggi erano stati abilmente sostituiti da quelli di Berlusconi (l’anziano, of course), salvini e “tamagochi”, come viene chiamato il di maio. I due “bari”, secondo la trasposizione grafica di Sirante sarebbero dunque salvini e tamagochi/090404197-3fc3194f-9206-4095-8dfb-04fae3a76145di maio. “Non sia mai! E’ lesa maestà”, si deve esser detta la raggi e, mostrando per la prima volta, una velocità reattiva strepitosa ha fatto subitissimamente togliere il murale. Così come, con la stessa velocità (boh, perché?…) aveva fatto togliere il primo divertentissimo murale di TvBoy che raffigurava il bacio tra il “tamagochi” grillino e il salvini. Sparito in un battibaleno. Mai invece son sparite le buche che i romani devono superare di continuo.

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