Tre news clamorose su come sta cambiando il mondo

08/07/22 - 1 minuto di lettura

Delocalizzazione all’inverso-E adesso tornano, rilocalizzano, e addirittura dall’Asia preferiscono investire in Europa. La prima fabbrica della giapponese Iris Oyama, fuori dal Giappone, è stata di recente inaugurata in Francia e produrrà sino a 100mila ventilatori da terra all’anno. Si tratta di prodotti e di una manifattura ad alto tasso di ecosostenibilità così come il direttore generale Yasushi Oyama ha dichiarato al momento dell’inaugurazione del sito produttivo.

INTEL, niente fabbrica di chip-Intel sospende il suo progetto di costruire una mega fabbrica di chip in Usa, del valore di 100 miliardi di dollari, collegata al programma adottato dal Congresso americano “Chips Act for America” che prevedeva l’assegnazione di 52 miliardi per le aziende che investono in Usa. Lo scopo del provvedimento del Congresso era ed è quello di ridurre la pesantissima dipendenza americana dalle forniture di microelettronica provenienti dall’Asia. Ma poiché il finanziamento sta accusando gravi ritardi Intel ha deciso di sospendere ogni attività e la fabbrica, nell’Ohio, resta sulla carta. E nel frattempo la siccità mondiale e  gli sconvolgimenti meteorologici stanno rallentando anche a Taiwan la costruzione di un “mostro” per alimentare la domanda mondiale di semiconduttori. Un “mostro” che oltre a rovinare del tutto enormi estensioni di territorio, richiede quantità gigantesche d’acqua. E l’acqua non c’è più.

1 hacker ruba e vende  i dati di 1 miliardo di cinesi -I dati personali di circa 1 miliardo di cinesi sono in vendita in un forum specializzato in dati piratati, messi sul mercato nero dall’hacker autore del furto gigantesco, facilitato da un bug e da errori nella banca dati della polizia di Shanghai. L’haker si presenta sotto lo pseudonimo di ChinaDan, offrendo 22 terabytes di dati e chiedendo in cambio la somma di 10 bitcoins equivalenti a quasi 200mila euro.

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